23/03/2023 | Partner: Regione Valle d'Aosta

A spasso per Vollein, tra rituali funerari, attività quotidiane e forme d’arte

Basta allontanarsi di appena 20 chilometri da Aosta per fare un salto indietro nel tempo di oltre 6000 anni. Ci dirigiamo al sito archeologico di Vollein che su un dosso roccioso domina la valle centrale solcata dalla Dora Baltea. La zona oggi ci sembra disabitata ma se immaginassimo di trovarci qui nel Neolitico Medio, tra il 4600 e il 4300 a.C., noteremmo piccoli cortei funebri diretti verso una necropoli. Gli archeologi che hanno messo in luce questo luogo sacro, hanno scavato per scoprire le sepolture che ancora oggi sono custodite sotto terra. Il progetto Scoprire per promuovere è stato realizzato per rendere merito al sito archeologico di Vollein e valorizzare l’importanza che questo luogo assunse nei millenni passati. Oggi, grazie ai nuovi sondaggi sono state infatti verificate le informazioni già conosciute e le lastre di copertura delle tombe sono state trasportate presso i magazzini della Soprintendenza per preservarne la conservazione.

È stata inoltre prevista  la pulizia della superficie rocciosa incisa per permettere di ammirarne la bellezza. Sì, perché a pochi metri dall’area funeraria, affiora una roccia dove, guardando con attenzione, possiamo scorgere delle incisioni rupestri che rappresentano linee, figure geometriche, serpentiformi, cerchi puntati e coppelle. Spiccano due pediformi, cioè delle sagome interpretabili come rappresentazioni di piedi. Sono simboli creati dalle mani esperte di chi, tra il V e il II millennio a.C. ha espresso artisticamente i propri pensieri. È preferibile visitare la zona all’alba o al tramonto, quando la luce del sole fa risaltare la bellezza profonda di queste forme cariche di significato.

Durante gli scavi iniziati nel 1968 e proseguiti fino al 1994 sono stati ritrovati moltissimi reperti. Tra questi, alcuni erano destinati ad accompagnare il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà, come il bracciale costituito da una grande conchiglia forata di Glycymeris sp., testimone di scambi e movimenti tra il Mediterraneo e i territori d’Oltralpe.

Grazie al progetto Scoprire per promuovere è stato fatto un lavoro di catalogazione e un primo studio generale del materiale archeologico ritrovato durante queste campagne di scavo.

Tra gli oggetti più interessanti spiccano 2 spilloni decorati, una punta di freccia in metallo, e frammenti di vasellame in ceramica che raccontano di una frequentazine successiva, avvenuta nel Bronzo medio, ovvero nel II millennio a.C.

Mentre è certo che vi fosse una necropoli nel Neolitico, i rinvenimenti riferibili all’età del Bronzo non hanno ancora permesso agli archeologi di chiarire le ragioni per le quali Vollein fosse stata frequentata.

È probabile che nelle vicinanze ci fosse un villaggio, di cui però non vi sono tracce certe.

Il progetto Scoprire per promuovere ha raggiunto importanti obiettivi che hanno reso Vollein un sito apprezzabile sottolineandone la sua importanza storica e trasformandolo in una meta turistica e di scoperta.

Il sito di Vollein è oggi visitabile anche con l’aiuto delle nuove tecnologie che dialogano con la Preistoria aiutandoci a riviverla, grazie per esempio a un’app ricca di contenuti video, in realtà aumentata e approfondimenti accessibile dal sito archeologico tramite un Qrcode.

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