04/04/2023 | Partner: Regione Valle d'Aosta

I ponti dell’alta savoia

I ponti dell’Alta Savoia sono testimoni antichi delle rotte dell’uomo. Al fine di proteggere un patrimonio architettonico così importante delle Alpi franco-italiane, i ponti dell’Alta Savoia sono al centro di un percorso di salvaguardia e valorizzazione nell’ambito del progetto Alcotra.

Sono molti i fattori che contribuiscono al loro deterioramento, dovuto alle condizioni climatiche come il gelo, le alluvioni o le temperature eccessive, a eventi sismici o a quelli storici come guerre, incendi, pandemie, e anche agli intensivi flussi di attraversamento da parte dell’uomo con i mezzi di circolazione pesanti che sottopongono la struttura a sollecitazioni che non è in grado di sopportare.

Il Dipartimento dell’Alta Savoia si occupa della manutenzione di 1.460 ponti, tra questi alcuni sono delle opere d’arte che meritano di essere conosciute.

Per scoprirle ci dirigiamo al Ponte Vecchio di Cluses – le Pont Vieux. Prima del grande incendio del 1845, gran parte della città di Cluses si era sviluppata attorno a questa struttura risalente al 1674 progettata da François Cuenot, il più rinomato ingegnere dei lavori pubblici della Savoia dell’epoca. Oggi è una parte importante della vita degli abitanti di Cluses e per tutti gli escursionisti, sportivi e ciclisti.

Il ponte Saint-Martin di Sallanches si affaccia sul Monte Bianco e compare come simbolo di questa zona immortalato da pittori come Maximilien de Meuron e viaggiatori ispirati dalla sua posizione, passaggio obbligato per Chamonix o per la Val d’Arly.

Secondo gli storici la sua prima costruzione risale al Medioevo ma l’aspetto attuale risale al 1783. Nel corso del 2021 è iniziata un’opera di restauro per consentire la piena accessibilità a questo magnifico ponte in pietra.

Nella confluenza tra i torrenti Giffre e Arve già i romani avevano costruito un passaggio in legno di cui oggi naturalmente non resta più traccia. Nel tempo le strutture si sono modificate e quello che abbiamo davanti ai nostri occhi è oggi il ponte in pietra chiamato “di Napoleone”. Per la sua posizione strategica, è stato protagonista di battaglie che si svolsero a Faucigny durante la Rivoluzione francese tra le truppe sarde e gli eserciti repubblicani. E a proposito del suo nome si può citare un aneddoto che lo pone ancora una volta al centro della storia: per festeggiare la riannessione della Savoia alla Francia a Chamonix, Napoleone III e il suo seguito passarono su questa struttura nel settembre 1860.

Tra i ponti “insoliti” di questa zona non si può non fare una visita al Pile pont Expo a Saint-Gervais-les-Bains. Un ponte che è anche una sala dedicata all’arte contemporanea. Si tratta di una struttura unica nel suo genere, una sorta di “cattedrale di cemento” che ospita istallazioni artistiche.

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