23/03/2023 | Partner: Regione Valle d'Aosta

Lungo la strada dei formaggi della Savoia

Una tradizione trasmessa di generazione in generazione, la qualità della materia prima e i controlli più rigorosi, questi gli ingredienti principali dei deliziosi formaggi della Savoia. Oltre 2000 produttori, più di 325 milioni di chili di latte, 60 cooperative e 340 caseifici contadini o di alpeggio. I numeri raccontano già una storia fatta di impegno e dedizione che rende il formaggio protagonista indiscusso di queste zone.

Per conoscere i suoi sapori e scoprire i luoghi più belli in cui viene prodotto, possiamo seguire il percorso tracciato dalla Strada dei formaggi della Savoia e dirigerci nel cuore della valle della Maurienne, la più meridionale delle grandi valli trasversali della Savoia.

Ci fermiamo a Saint Jean de Maurienne, qui, secondo la tradizione, nel VI secolo Santa Tecla porta da Alessandria le reliquie di San Giovanni Battista che battezzò Cristo. Si tratta delle tre dita della sua mano. Le reliquie hanno fatto della cittadina la capitale della valle che da questo importante episodio prende il nome e lo stemma, rappresentante una mano benedicente. È una cittadina storica, a 1500 metri di altitudine, di origine medievale e dove si respira ancora l’aria di un tempo passato. Il centro con le sue strette vie e la cattedrale gotica con il chiostro e l’affascinante cripta sorretta da colonne a pietra nuda ne fanno una destinazione ricca di charme.

A 50 chilometri da qui ci dirigiamo verso la Coopérative laitière de Haute-Maurienne Vanoise dove assaggiare il delizioso Beaufort AOP, il tipico formaggio della fonduta savoiarda. È a pasta pressata, cotta di latte crudo intero, e viene definito il principe dei Gruyère. Il gusto inconfondibile e delicato è dato dalle bovine da latte e dal sapere ancestrale dei casari. Viene prodotto esclusivamente in zone di alta montagna che donano al latte la ricchezza di gusto tipica grazie alla varietà della flora degli alpeggi in cui pascolano le mucche.

Dirigendoci invece verso La Chambre, a 15 chilometri a ovest di Saint Jean de Maurienne, possiamo fare una sosta alla Coopérative laitière de la Chambre dove insieme alla visita guidata (su prenotazione) viene anche proiettato un film sulla vita dei produttori e sull’evoluzione del loro metodo antichissimo. Da queste parti ci si ferma nel piccolo comune di Sainte-Marie-de-Cuines, appena 800 abitanti e una chiesa di origine romanica che all’interno si rivela un gioiello di arte barocca. Fermandoci ancora a La Chambre non possiamo mancare la visita al Couvent des Cordeliers che risale al 1365 e custodisce una splendida chiesa del XIV secolo dedicata a San Francesco e a Sant’Antonio da Padova e un chiostro medievale.

Andiamo a Bourg Saint Maurice dove la Cooperativa Laitière de la Haute Tarentaise riunisce 52 produttori che si sono uniti per vendere il loro Beaufort AOP (ma non solo). Qui ci si ferma anche per una visita alla Cappella di Saint-Grat dove ammirare le pitture murali del 1460 che raccontano del viaggio delle reliquie di San Giovanni Battista, stavolta la testa, trasportata a Gerusalemme dal vescovo di Aosta.

Dirigendoci verso nord facciamo tappa a Les Caves d’affinage de Savoie che produce e vende tutte le migliori varietà di formaggi della Savoia tra cui la Tome des Bauges, dalla consistenza cremosa con sentore di funghi freschi, miele, zucchero e muffe nobili. Il suo sapore evoca il gusto di fieno, erbe, fiori di campo e frutta secca.

Ci fermiamo nella cittadina di Conflans, abbarbicata su una roccia e difesa dalle alte mura medievali.

Infine raggiungiamo Chambery con il Castello dei duchi di Savoia, il palazzo principesco emblema del potere dei conti e dei duchi della Savoia. È composto da vari edifici appartenenti a epoche diverse e che comprende la Torre della tesoreria e la saint Chapelle dove fino al 1500 era custodita la Sindone. Sarà piacevole perdersi fra le viuzze medievali e le case colorate e attraversare i passaggi segreti disseminati fra i suoi palazzi che mettono in comunicazione due vie, attraversando case o cortili nascosti, le cosiddette “les allées”. Raggiungiamo la Fontana dei 4 elefanti e fermarsi per un aperitivo a base di pastis des Alpes, una versione più erbacea del classico pastis.

Per una degustazione di formaggi, a circa 30 chilometri di distanza, c’è la Coopérative laitière d’Ayn Dullin, uno spazio scenografico e interattivo da vivere con tutta la famiglia. Oppure la Fromagerie du Val d’Aillon, una sorta di museo del formaggio con percorsi pensati anche per i più piccoli.

Partner: Regione Valle d'Aosta

Sito di riferimento: