27/03/2023 | Partner: Regione Piemonte

Piemonte tra cultura e vino, una storia d’amore e d’arte

Una delle regioni italiane più ricche di bellezze artistiche è anche una delle più floride per sapori e vitigni: sono più di 20 i vitigni autoctoni del Piemonte.

Nella zona del Monferrato e delle Langhe in particolare, vengono prodotti alcuni fra i migliori vini italiani a partire dal Nebbiolo, da cui discendono il Barolo, il Barbaresco, il Gattinaa e il Ghemme.
La Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa riunisce i comuni della zona che risplendono per le loro bellezze artistiche e architettoniche.

Ci fermiamo in particolare a Barolo. Il piccolo comune in provincia di Cuneo è noto in tutto il mondo per le sue vigne, qui ha sede il Museo del Vino, WiMu (Wine Museum) ricco di eventi e percorsi culturali, all’interno c’è anche l’Enoteca Regionale del Barolo dove degustare il Barolo per conoscere meglio questo vitigno straordinario. In questa zona merita una sosta anche il Castello di Magliano Alfieri, una dimora secentesca perfettamente conservata e il Museo Teatro del Paesaggio, dove scoprire le tradizioni delle Langhe e dei suoi abitanti.

Procedendo verso sud ci dirigiamo a La Morra, una terrazza immersa nei vitigni. Vale la pena fermarsi alla Cantina Sociale per assaggiare tutti – o quasi! – i vini di questa zona. Poco lontano c’è la Cappella delle Brunate, una chiesa dei primi Novecento, colorata e piccolissima, che si trova in cima a una collina da cui lo sguardo spazio sulle vigne circostanti. La chiesa, chiamata anche Cappella del Barolo, non è mai stata consacrata e nel 1999 gli artisti Sol Lewitt e David Tremlett l’hanno dipinta dandole l’aspetto attuale, a dimostrazione del fatto che questo territorio è ricco di storia ma custodisce anche pepite di arte contemporanea. Di fronte sorge un esempio architettonico di design, la cantina Astemia Pentita. “Astemia” perché lo era Sandra Vezza prima di dedicare la sua vita al vino. Il progetto architettonico ed estetico è dell’architetto Gianni Arnaudo. L’edificio è circondato solo da filari, senza alcuna recinzione, ed è caratterizzato da due grandi volumi sovrapposti riproducono due enormi casse di vino.

Infine, a pochi chilometri di distanza il comune medievale di Cherasco è un concentrato di attrazioni sia per i piccoli che per i grandi. Il Museo della magia conquisterà i bambini mentre il centro storico con il Santuario della Madonna del Popolo, l’antica sinagoga e Palazzo Salmatoris che ospita numerose mostre di arte moderna con le opere di pittori provenienti da tutta Europa, come Picasso, De Chirico, Magritte e il cheraschese Romano Reviglio. Da non dimenticare una sosta in pasticceria per assaggiare i famosi baci di Cherasco, cioccolatini a base di nocciole, cacao e vaniglia.

Poco più a sud il comune di Verduno riserva un assaggio speciale, quello della Pelaverga, un vitigno a bacca rossa che viene coltivato solo qui, quindi la sua produzione è molto limitata. Il vino, rosso, è fruttato, con sentori di fragola e floreali e in cima al borgo lo si può degustare in un’enoteca sulla piazza. Dall’altra parte della piazzetta i giardinetti pubblici sono una vera terrazza sulle Langhe: la vista spazia da Alba, la città di fondovalle, a Grinzane Cavour col suo bel castello in collina, a La Morra e a Barolo.

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