23/03/2023 | Partner: Regione Valle d'Aosta

Un giorno e un’ora che vorrei...

Dura 25 ore di cammino l’itinerario intorno del piccolo dente roccioso chiamato “Dent du Ratier” a 2660 metri di altitudine. Il percorso circonda l’ovest del Queyras e può essere effettuato da metà maggio a fine ottobre. In autunno, in particolare, i paesaggi esprimono tutta la loro cangiante bellezza cromatica, quando la luce inonda i larici. Si tratta di un’escursione di livello facile dunque adatta a molti appassionati e neofiti desiderosi di scoprire i paesaggi e i borghi del Parco Naturale Regionale del Queyras.

L’ideale è suddividere il cammino in cinque giorni, alloggiando nei caratteristici villaggi di montagna.

La prima tappa è ad Arvieux, al Rifugio Furfande. È l’occasione per dare un’occhiata più da vicino a “Dent du Ratier” – questo piccolo “dente” roccioso sul versante francese – dopo aver scalato una foresta di pini e larici. Al passo Furfande (2.546 metri) saremo davanti a uno degli alpeggi più belli della regione: il Furfande e le sue cento baite. È qui che termina l’escursione con una vista mozzafiato sulle cime circostanti, adocchiando qualche camoscio che passeggia da queste parti tutto l’anno.

La seconda tappa permette di “scendere” fino a Villargaudin attraverso gli affascinanti pascoli alpini e lungo il passo Lauze si possono ammirare i tanti pittoreschi chalet di montagna. Si raggiunge il borgo di Villargaudin con le antiche fornaci, la fontana e la cappella.

Il terzo giorno si procede nella parte orientale del Queyras. Dopo aver attraversato il Guil e aver visitato la piccola frazione di Montbardon. Da qui si raggiunge Saint-Véran che conserva il primato di “villaggio abitato più alto d’Europa”. È evidente dunque che l’incanto di addormentarsi fra le Alpi, così vicini alle stelle, vale già di per sé il viaggio. Ma il villaggio alpino di Saint-Véran ha anche molte attrazioni che lo rendono una meta ideale in inverno – vicino com’è al comprensorio sciistico del Queyras – e tutto l’anno come la Maison du Soleil, un museo della scienza ricco di attività per bambini e dove vengono organizzate serate speciali per ammirare il cielo dalla terrazza dell’Osservatorio Astronomico a 2936 m di altitudine. Per rilassarsi si può fare una sosta rigenerante alla Spa l’Alta Peyra a 2040m d’altitude, all’interno dell’hotel 4 stelle l’Alta Peyra.

Da Saint Véran ci si può dirigere a Château-Ville-Vieille dove è obbligatorio fermarsi per ammirare uno dei gioielli più celebri del Queyras: il Fort-Queyras. Un forte arroccato su una chiusa glaciale dalla quale domina le gole del Guil.

Da Ville-Vieille o dal piccolo borgo tradizionale di Aiguilles, ci si dirige alla frazione di Meyriès attraversando un bel paesaggio dal sapore provenzale. Si attraversa anche Le Rouet, un borgo dove il tempo sembra essersi fermato… E la giornata si conclude a Souliers, il delizioso piccolo villaggio sperduto tra le montagne ai piedi del Grand Rochebrune.

L’ultima tappa del viaggio ci conduce ad Arvieux. Una facile passeggiata ci porta al lago Roue, un luogo incantevole e tranquillo vicino al quale ci sono almeno due punti panoramici che offrono una vista mozzafiato sulla valle del Guil e sulla Combe du Queyras per un’ultima fotografia dalle Alte Alpi.

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