10/11/2022 | Partner: Regione Valle d'Aosta

I ponti storici della Valle d'Aosta

Superare torrenti e fiumi nei territori di montagna: una necessità colma di pericoli che riecheggiano nelle leggende popolari e si svelano agli occhi di chi attraversa un ponte dopo l’altro….

 

Il progetto

Opere ingegneristiche di alto profilo, connettori fisici, commerciali e culturali, i ponti costituiscono un patrimonio storico ancora poco conosciuto e valorizzato, sottomesso al tempo e alle intemperie climatiche. Per rispondere allo stato di degrado in cui versano tipicamente queste strutture e migliorarne la loro valorizzazione, nasce il progetto Salvaguardare/Sauvegarder, sviluppato nel quadro del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia Alcotra 2014-2020.

La Regione Valle d’Aosta, capofila del progetto, e l’Haute-Savoie hanno promosso e attivato azioni che mirano ad arricchire la conoscenza e ad assicurare la salvaguardia di questi monumenti per valorizzarli e condividerli con coloro che vi si approcciano con curiosità e interesse.

 

Le attività svolte da progetto

Il censimento

Disseminati lungo le vallate, spesso i ponti si perdono tra la vegetazione e su tracciati ormai dimenticati. Le ricognizioni sul territorio hanno quindi permesso di osservare queste strutture, componendo una mappa delle evidenze rintracciate e creando un database informativo con tutte le caratteristiche osservabili.

La ricerca storica e antropologica

Parallelamente al censimento è stato avviato un approfondito studio delle fonti storiche, attraverso la disamina di documenti, pubblicazioni, toponomastica e racconti della tradizione.

I dati raccolti incrementano le conoscenze sulla storia e le vicissitudini che legano il ponte alla gestione e allo sfruttamento del territorio, arricchite da racconti e leggende che custodiscono l’essenza della cultura alpina, patrimonio assoluto dello spazio ALCOTRA.

Il monitoraggio

Per rispondere al tema della salvaguardia e della sicurezza di queste delicate infrastrutture, è stato implementato, su otto ponti esemplificativi delle diverse tipologie esistenti sul territorio, un sistema sperimentale di monitoraggio strutturale.

Il progetto di ricerca prevede:

– la definizione di un sistema di monitoraggio adattato e ripetibile su tutte le tipologie di ponti presenti:

– l’adozione di strumenti e sensori digitali e analogici a basso impatto visivo ed energetico;

– la gestione del monitoraggio in tempo reale e da remoto tramite piattaforma web.

L’analisi dei dati, da effettuarsi per un periodo di tempo sufficiente e significativo, permetterà di valutare l’efficacia del sistema sperimentale implementato e la sua riproducibilità per il monitoraggio di simili strutture storiche con l’obiettivo finale di anticipare situazioni critiche e valutare interventi di restauro o consolidamento tempestivi e mirati.

Formazione e divulgazione

Una formazione tecnica per gli addetti ai lavori e visite guidate organizzate hanno coinvolto un pubblico attento, sensibilizzando a un approccio più consapevole e interessato.

Al fine di condividere la conoscenza del bene storico, presso gli 8 ponti monitorati sono stati allestiti dei pannelli divulgativi, dove un QRcode permette di accedere a ulteriori approfondimenti.

 

I ponti attraverso lo spazio e la storia

Col suo marcato rilievo e la moltitudine di corsi d’acqua la Valle d’Aosta è caratterizzata dalla presenza di numerosi ponti. Al di là dell’aspetto funzionale, alcuni di loro sono l’emblema stesso del luogo a cui appartengono.

Su tracciati importanti come la romana Via delle Gallie e la successiva Via Francigena ma anche lungo i percorsi minori utilizzati nel quotidiano, i ponti manutenuti o ricostruiti nel tempo dovevano garantire passaggi sicuri tra gli ostacoli della complessa morfologia Alpina.

Nel tempo si sono sviluppate diverse tipologie costruttive che hanno permesso ai ponti di adattarsi al territorio circostante, diventandone un elemento integrante.

Scopri la storia dei ponti storici valdostani inseriti nel programma sperimentale di monitoraggio strutturale del progetto Salvaguardare del PITEM Pa.C.E.

 

Menzionato nelle fonti scritte fin dal 1272, risalente nelle sue forme attuali al XVIII secolo, attraversa la Dora Baltea

 

Costruito nel 3 a.C., si scopre imponente nella stretta gola del torrente Grand-Eyvia

Memoria del precedente ponte romano, è stato passaggio obbligato per armati, mercanti e pellegrini

 

-> Il “Pont-de-Péra”

Nascosto nel piccolo vallone di Chasten, permette di raggiungere alpeggi e pascoli d’altura

 

Risalente al I sec. a.C., è simbolo del passaggio di uomini, merci e culture lungo la Via delle Gallie

 

-> Il ponte di Saint-Vincent

Risalente al I sec. a.C., racconta il tempo che passa con la sua resistenza e il riecheggiare di crolli antichi

 

Menzionato nelle fonti scritte a partire dal 1818, è l’emblema dei caratteristici ponti con profilo a schiena d’asino

 

-> Il ponte di Vetan

Ricordato dalla tradizione orale di inizio XX secolo con il toponimo Lo Pon-de-Lé, rappresenta i numerosi piccoli ponti in pietra fondamentali per la vita quotidiana

Partner: Regione Valle d'Aosta

Sito di riferimento: